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Venerdì, 08 Febbraio 2013 10:55

Nothing Like The Sun // Sting

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Nothing Like The Sun // Sting Nothing Like The Sun // Sting

All’inizio della decade, al momento dei successi planetari dei Police con singoli quali Don’t Stand So Close To Me, era certamente arduo ipotizzare che, solo otto anni dopo, il suo leader e principale compositore avrebbe pubblicato un’opera tanto distante, sia a livello di testi che stilisticamente. Quasi tutti i brani inclusi in Nothing Like The Sun sono brillanti esempi di introspezione interiore o denuncia sociale, espressa però sommessamente, come una protesta che parte dagli strati più infimi della condizione umana ma sa scuotere le coscienze.


Gli esempi migliori di quanto sopra si esprimono proprio nelle due tracks più riuscite. In Fragile, il tributo va ad un ingegnere civile americano ucciso dai ribelli in Nicaragua, ma l’autore dedicherà più volte la canzone alle vittime dell’11 settembre ed ai loro cari. They Dance Alone descrive la povera vicenda delle donne cilene che danzano sole, a ricordare il sacrificio delle vittime civili della dittatura di Pinochet. Sono brani d’una delicatezza commovente, non c’è rabbia ma nemmeno rassegnazione; il ballo solitario di queste madri, vedove e figlie, ha la dignità e la forza di un vero inno alla vita. (Il pezzo è ulteriormente impreziosito dalla presenza dell’amico Mark Knopfler).



Smaglianti esempi di autoanalisi affiorano nella ritmata opener The Lazarus Heart: ecco la figura della madre che crea difese immunitarie per il figlio, imbevendolo di forza e coraggio per il futuro; la donna è descritta con ammirazione, ed è facile coglierne l’omaggio di Sting alla propria madre, da poco mancata; Be Still My Beating Heart rappresenta dal canto suo un’invocazione di pace e riposo, dopo vicissitudini ed emozioni non sempre positive, e rappresenta una delle più intense espressioni dell’album. La melodia, raccolta e suggestiva, è arricchita dell’ex-collega Andy Summers.



Questo disco non è un capolavoro assoluto solo perché contiene qualcosa di piuttosto indigesto e completamente slegato dal contesto dell’album. Aggiunta all’ultimo momento su insistenza della casa discografica che voleva l’hit-single a tutti i costi, We’ll Be Together è una canzone sgraziata, frivola e solo parzialmente riscattata dagli arrangiamenti e la classe di Sumner. Viene da pensare che Sting volesse farsi beffe dell’ottusità dei dirigenti dell’A&M offrendo loro una dance-hit priva del minimo spessore artistico ma altamente remunerativa all’incasso (raggiunse il settimo posto nelle charts USA), che resta fortunatamente l’unica occasione esecrabile di Nothing Like The Sun. Anche la leggerezza inculcata nell’ambito del disco dal singolo Englishman In New York, la cui storia è tutta racchiusa nel titolo, porta a risultati di ottima fattura e di certo più decorosi rispetto al 45 precedente. Il pezzo in questione è uno dei migliori prototipi della nuova tendenza jazz-rock inaugurata da The Dream Of The Blue Turtles: Rock Steady e Sister Moon ne sono due altri archetipi, decisamente affascinanti nella loro diversità. Sia la lenta, pensierosa lode alla luna, quasi un seguito “buonista” di Moon Over Bourbon Street, che la veloce e divertente parodia dell’Arca di Noè e dei suoi due improbabili lavoranti aggiungono nuove gradazioni di pregio ad un lavoro realmente apprezzabile. In mezzo a tanta qualità, anche gli avvertimenti moralistici ed i pessimismi di History Will Teach Us Nothing sono più digeribili che altrove ed addirittura funzionali all’umore complessivo dell’opera. (In quest’occasione riaffiorano le venature reggae che avevano caratterizzato la prima fase stilistica della vecchia band di Gordon).



L’ardente anima rock del bassista di Newcastle può apparire, in questo secondo long-playing solista, sgradevolmente soffocata, ma le tematiche trattate traggono sicuramente vantaggio da melodie più riflessive che aggressive, ed a parte l’infelice episodio di We’ll Be Together, gli arrangiamenti ed il sound globale di Nothing Like The Sun risultano assolutamente appropriati, incluso l’omaggio a Hendrix inserito verso la fine dell’album. La tranquilla chiusura di The Secret Marriage esprime lo struggimento verso una chimera spesso agognata nella letteratura come nella musica, ossia l’unione assoluta, indissolubile di due entità, corpi o anime che siano, libere da vincoli e restrizioni economiche, religiose e quant’altro. Senza entrare nel merito del discorso, appare questa una conclusione idonea per un album che comunque manifesta speranza. Per la disillusione e lo sconforto, ci sarà (abbondantemente) tempo.

Informazioni aggiuntive

  • Autore: Sting
  • Etichetta: A&M
  • Anno di pubblicazione: 1988
  • Album: Nothing Like The Sun
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Alfonso Gariboldi

Poesie, racconti, recensioni: la caleidoscopica  proposta di Alfonso Gariboldi per AMA music si traduce in una acuta retrospetiva che indaga vizi e virtù degli album che hanno fatto la storia della musica. Ogni sua recensione è arricchita da un collegamento storico, un aneddoto, una riflessione sagace che contribuisce a delineare lo stile irreprensibile e irriverente della rivista.

Per ulteriori informazioni circa l'attività letteraria di Alfonso rimandiamo al suo sito personale www.alfonsogariboldi.it

Sito web: www.alfonsogariboldi.it

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