AMA music

SENZA MUSICA LA VITA SAREBBE UN ERRORE Friedrich Nietzsche

Giovedì Maggio 16, 2024
Home  //  Dischi  //  Thirty Three & 1/3 // George Harrison
Giovedì, 07 Febbraio 2013 15:36

Thirty Three & 1/3 // George Harrison

Scritto da 
Vota questo articolo
(0 Voti)
Thirty Three & 1/3 // George Harrison Thirty Three & 1/3 // George Harrison

Ex non è solo un avverbio. E’ anche una disgrazia epica, se te lo applicano a 27 anni, ossia quando sei ancora ragazzino per lo show business della musica, ma soprattutto se accanto ti aggiungono la parola: Beatle. George aveva risposto da par suo, uscendosene col pluripremiato All Things Must Pass.

Ma si sarebbero dovuti attendere altri sei anni per una nuova opera davvero altrettanto convincente. Quando a fine novembre 1976, 33 & 1/3 vede la luce, l’acclamazione critica fu, finalmente, unanime. Ben lungi dal farsi condizionare da una serie di avversità notevoli, tra cui cattive condizioni fisiche e beghe contrattuali con la EMI e la A & M Records, il cavallo scuro sforna un disco grintoso e mordace, particolarmente nel suo maggior hit single, ovvero This Song, che irride a tempo di boogie gli scienziati che avevano sviscerato nota per nota l’inno religioso di George My Sweet Lord pur di scovarvi scopiazzature da He’s So Fine delle Chiffons, indiscutibilmente la canzone più conosciuta di tutti i tempi. Guidato dal piano di Billy Preston, il pezzo si snoda veloce e ironico, includendo nel testo i titoli di altri brani che My Sweet Lord avrebbe potuto plagiare…

Thirty Three & 1/3 presenta però altri atletici pezzi rock come la opener Woman don’t you cry for me, col basso di Willie Weeks in buona evidenza ed un testo insolitamente crudo, ma era stato scritto nel ’68 che a livello emozionale non era stato certo un anno facile per George; la spavalda It’s What You Value, con il finale dilatato ad uso e consumo del sax solo di Tom Scott. Rock romantico anche, di cui fulgido esempio è la bellissima Beautiful Girl o anche Pure Smokey, tributo al sempre amato Smokey Robinson. I testi sembrano aver perso il rancore e le amarezze di opere pur celebrate come All Things Must Pass o Living In The Material World e la positività è una delle caratteristiche più evidenti dell’intero disco. Per sua stessa ammissione, gran parte del merito della ritrovata serenità di Harrison spetta senza dubbio alla stabilità sentimentale garantitagli dalla sua nuova fiamma, Olivia Arias, che diventerà sua moglie nel ’78 e resterà al suo fianco fino alla fine. Così anche un canto prettamente religioso come Dear One, si spoglia di ogni peculiarità predicatrice risultando immediatamente più attraente. Negli USA il brano di maggior successo fu il secondo singolo Crackerbox Palace, che riportò il Beatle nelle Billboard americane. Del pezzo venne anche girato un video presentato al Saturday Night Show, ove Harrison era ospite con Paul Simon. Insomma, in questo periodo si ha una nuova apertura al pubblico e la sua immagine ne risulta decisamente rinnovata. La chiusura dei due lati è affidata a See Yourself e Learning How To Love You, melodici ed introspettivi, particolarmente il secondo, che avrebbe dovuto essere registrato da Herb Alpert, idea poi risposta nel cassetto. La presenza, sostanzialmente inutile, della pur ottima cover di Cole Porter (True Love) è quantomeno ulteriore segnale della nuova apertura del nostro.

Un’opera decisamente riuscita, dunque, ed è interessante notare come un consistente punto di forza stia nell’aver adottato una produzione “trendy”, di stile americano, ossia agili ricami di pianoforte e fiati in evidenza.
Modernizzarsi senza svendersi, per uno standard qualitativo che sarà mantenuto, con una sola eccezione, su ogni album successivo di George Harrison. Non più ex.

Informazioni aggiuntive

Letto 1153 volte
Alfonso Gariboldi

Poesie, racconti, recensioni: la caleidoscopica  proposta di Alfonso Gariboldi per AMA music si traduce in una acuta retrospetiva che indaga vizi e virtù degli album che hanno fatto la storia della musica. Ogni sua recensione è arricchita da un collegamento storico, un aneddoto, una riflessione sagace che contribuisce a delineare lo stile irreprensibile e irriverente della rivista.

Per ulteriori informazioni circa l'attività letteraria di Alfonso rimandiamo al suo sito personale www.alfonsogariboldi.it

Sito web: www.alfonsogariboldi.it

AMA Radio: scegli la tua musica

Prossimi appuntamenti

« Maggio 2024 »
Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31    

 

Ultimi concerti

ERROR_SERVER_RESPONSE_301