Al terzo incontro “Dialoghi: jazz per due” raddoppia la proposta. Quattro sassofoni coabitano sul palco di Santa Maria Gualtieri (in totale assenza di strumenti armonici e ritmici) alternandosi in differenti combinazioni: solo, duo, quartetto.
A cinque anni dalla nascita della rivista, Martina Bernareggi e Fiorenzo Pellegatta, con la sapiente orchestrazione di Marco Valugani, ripercorrono le tappe che hanno portato AMAmusic ad essere la realtà giornalistica che oggi conosciamo, raccontano del lavoro che quotidianamente impegna fotografi e giornalisti della redazione, il tutto a ritmo di jazz.
Tra una chiacchiera e l'altra, i due ospiti presentano i brani che hanno scelto, accompagnando l'ascoltatore in un percorso musicale che permetterà di entrare a contatto con lo spirito autentico della webzine AMAmusic.
Ascolta la trasmissione
Regia di Enrico Bonisolo
FREQUENZE
FM 105.30 da Varese sino a Busto
FM 91.45 tra Laveno e Sesto C.
FM 90.00 tra Laveno e Canonica
FM 89.50 tra Laveno a Luino
FM 88.50 in Val Ceresio
FM 91.70 a Varese
FM 107.95 a nord di Varese
FM 91.50 Porto Ceresio
Annunciato il cartellone dei cinque Specials: Mario Biondi, Tania Maria, Ornella Vanoni, The Blind Boys Of Alabama e The Puppini Sisters nel cast. Prevendita al via dall’8 aprile
Al via la quindicesima edizione della rassegna “Dialoghi: jazz per due” che come ogni anno si fregia della splendida cornice storica della ex chiesa di Santa Maria Gualtieri.
Un traguardo (e un riconoscimento) quanto mai rilevante, specialmente se rapportato al periodo di profonda crisi che stiamo vivendo in questi ultimi anni e che ha penalizzato in maniera pesante il settore dello spettacolo. Per tre lustri la manifestazione pavese ha proposto una pratica originale e avventurosa come quella del confronto a due, solo all'apparenza limitante, votata ad una totale libertà espressiva, senza pregiudizi. Una vetrina che dal 1999 ad oggi ha visto sfilare alcuni dei nomi più influenti del panorama jazzistico contemporaneo in inedite combinazioni strumentali.
Quest'anno il compito di aprire il ciclo di concerti spetta alla rodata coppia Falzone/Bearzatti che, come consuetudine della kermesse, non ha mancato di elargire una sana dose di imprevedibilità ludica. Già collaboratori su altri fronti (il Tinissima Quartet in primis), il trombettista siciliano e il sassofonista friulano hanno consolidato la loro fama con progetti originali, contraddistinti da un fervente polimorfismo attraverso cui i molteplici gusti musicali (classica, jazz, rock) si fondono in un melting pot dal taglio contemporaneo.
I due musicisti hanno presentato una serie di brani provenienti dal loro nuovo progetto congiunto “Invenzioni a due voci”, ispirato al celebre ciclo di composizioni a firma Bach (a dimostrazione di quanto le sue idee siano ancora attuali). Un corpus di partiture originali uscite dalla penna di Falzone (eccettuate le reinvenzioni estemporanee di due standard nel finale), che ha prodotto un excursus dinamico fra dediche colte (Scarlatti), con il brano “K 87” a linee tematiche sovrapposte, omaggi dal titolo impronunciabile alla culla del jazz New Orleans, con Bearzatti impegnato al clarinetto, swing contrappuntistici immersi in echi mainstream (Astor Place) o caratterizzati da rallentamenti blues (Open Gate).
Incursioni free delineano la programmatica “Free Song”, anche qui con le sortite al clarinetto di Bearzatti, mentre l'intensità lirica di “White Light” rimanda al Nino Rota di Felliniana memoria. Gli spunti tematici di origine melodica vengono abbandonati per addentrarsi in territori astratti, per poi essere ripresi, ritrovati, in un viaggio senza confini da Bach a Scarlatti, dal jazz tradizionale di New Orleans a quello contemporaneo filtrato da innumerevoli influenze. Un ciclo perpetuo fra scrittura e improvvisazione.
L’ARISTON COME… IL BLUE NOTE, PER TRE SERE A LAINATE UN VERO JAZZ CLUB
A firmare la direzione artistica della rassegnail pianista di fama internazionale Antonio Faraò
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