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SENZA MUSICA LA VITA SAREBBE UN ERRORE Friedrich Nietzsche

Mercoledì Aprile 24, 2024
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È proprio un pianoforte da concerto quello che separa il pubblico del Teatro alla Scala di Milano da Paolo Conte e suoi undici scudieri quando, la sera del 19 febbraio 2023, le luci si accendono sulle prime note di Aguaplano.

 

Una data da ricordare, non tanto per il presunto debutto delle “canzonette” sul palco scaligero, ma per la messa in scena della raffinata riflessione di un cantautore sulla performance, espressa attraverso una ricercata poetica e un’esecuzione ineccepibile, proprio in un luogo iconico.

 

La scelta dei brani in scaletta nel primo tempo del concerto sembra voler dire questo, è l'affermazione di più di 50 anni di ricerca e messa in scena, rivendicate attraverso brani quali Come di, Recitando, Sotto le stelle del jazz, e culminate nell'esecuzione in solitaria di Conte di Dal loggione, indossando un paio di occhiali da sole da dietro i quali sembra dichiarare: “Io so di cosa sto parlando. Voi?”.

 

Facciamo però un passo indietro per accedere gradualmente allo spettacolo svelato dai drappi rossi che scivolano verso le quinte. La scenografia è assente a parte le luci che colorano a tema i brani della scaletta: lo spettacolo fornito da Paolo Conte e il suo ensemble è più che sufficiente a riempire il palcoscenico.

Il discorso su musica, esibizione e generi prosegue, dopo Aguaplano, con l’immancabile Sotto le stelle del jazz, in cui in cui brilla l’arrangiamento per ottoni, seguita dal ritmo incalzante di Come di, che scorre veloce sotto le pennate manouche di Luca Enipeo e Nunzio Barbieri.

La luce verde che pian piano irradia i componenti della sezione ritmica e l’incedere pacato delle prime battute del brano successivo sono un chiaro segnale: siamo Alle prese con una Verde Milonga. A svelarne l’origine d’Africa è il darabouka percosso da Lucio Caliendo, mentre ad uno ad uno gli altri strumenti si accendono in un crescendo che porta alla repentina variazione ritmica. fino allo sfumare sul finale, letteralmente soffiato via da Conte nell’imitazione del fruscio del vento. 

 

Cambio di postazione e il cantautore astigiano si alza per una balzellante - forse troppo - Ratafià, scandita dal pizzicato del violino e dai battenti sulla marimba sapientemente agitati da Daniele Di Gregorio. Gli occhiali da sole tornano sul viso di Conte per l’esecuzione di Recitando: in piedi davanti al microfono ci ricorda che l'innovazione avviene (anche) profanando. Un battito di mani e Conte stacca sul motivo strumentale eseguito all'unisono dagli strumentisti, conferendogli un’assoluta intensità; la sua voce, che tanto i critici amano definire “ruggine”, suona in questo brano limpida come mai. Stessa voce che, per la successiva Uomo Camion, si sporca e distorce sostituendosi al kazoo. A proposito di strumenti imitati e che imitano, è il sassofono con la sua parlata grassa il protagonista del botta e risposta growl nella successiva La Frase.

Ed eccoci quindi al brano che chiude il primo tempo, una sublime Dal loggione eseguita in solo al pianoforte: impossibile non immedesimarsi e perdersi nell’atmosfera più intima del Teatro.  

 

Dopo l’intervallo il tono cambia radicalmente, la riflessione cede spazio all’esecuzione e i musicisti si esprimono con assoli coinvolgenti, trascinando il pubblico (tutto il pubblico, anche chi non se l’aspettava) in un entusiasmante, ma composto, turbine musicale.

Chi non immaginava che la rumba fosse solo un’allegria del tango, può accorgersene grazie ad un’esplosiva Dancing e all’infuocato assolo di sax di Luca Velotti; chi conosce Gioco d’Azzardo può riscoprirne la sensualità grazie agli intrecci melodici tra voce, violino e flauto e all’assolo di sax baritono di Massimo Pitzianti in chiusura.

Arriva quindi il momento di un altro classico imprescindibile, Gli Impermeabili, arricchito dall’assolo di sax contralto di Claudio Chiara; poi, come da tradizione, Conte è in piedi per Madeleine prima del brano che tutti attendono, Via con me. Parte il consueto accompagnamento del pubblico che prova a battere le mani a tempo, ma...No, alla Scala non si può (sarà Conte a chiedere, nel bis, con il solito cenno del capo, la partecipazione del pubblico: allora tutti si sentiranno legittimati). L’arrangiamento ormai classico del violino pizzicato che punteggia il brano è stupendo quando resta solo col bandoneon e alcune note di pianoforte.

Non resta che il perpetuo crescendo di Max, prima del ritmo febbrile di Diavolo Rosso, su cui i musicisti sono davvero chiamati a dannarsi le dita. La sezione ritmica pedala ossessivamente per la durata dell’intero brano, incalzata dagli accenti del rullante e da un irriducibile Daniele dall’Omo, come sempre osannato alla fine del brano. Su questa carreggiata sicura e senza ostacoli fluiscono gli assoli indiavolati e ipnotici di Luca Velotti al clarinetto, Massimo Pitzianti alla fisarmonica e Piergiorgio Rosso al violino. Un autentico godimento.

Le chic et le charme ripristina la quiete e chiude il concerto.

 

Quando le tende si riaprono per i bis, sono tre coriste ad attendere il pubblico per intonare Il Maestro, una singolare e insolita dichiarazione d’amore alla musica, all’orchestra, al teatro. Arriva quindi il finale consueto, Via con me in versione leggermente più allegra; poi gli inchini, i ringraziamenti, le tende che si chiudono e si riaprono l’ultima volta su Paolo Conte che, solo, ringrazia e taglia corto, uscendo definitivamente di scena.

Chi aveva dubbi sull'opportunità di questo evento, probabilmente si è dovuto ricredere; per chi non ne aveva, è stata un'occasione unica di vivere la pienezza di una performance musicale.

 

FORMAZIONE

Paolo Conte

Nunzio Barbieri: Chitarra e Chitarra Elettrica
Lucio Caliendo: Oboe, Fagotto, Percussioni e Tastiere
Claudio Chiara: Sax Contralto, Sax Tenore, Sax Baritono, Flauto, Fisarmonica, Basso e Tastiere
Daniele Dall’Omo: Chitarre
Daniele Di Gregorio: Batteria, Percussioni, Marimba e Piano
Luca Enipeo: Chitarre
Francesca Gosio: Violoncello
Massimo Pitzianti: Fisarmonica, Bandoneon, Clarinetto, Sax Baritono, Piano e Tastiere
Piergiorgio Rosso: Violino
Jino Touche: Contrabbasso, Basso elettrico e Chitarra Elettrica
Luca Velotti: Sax Soprano, Sax Tenore, Sax Contralto, Sax Baritono e Clarinetto

 

SCALETTA

Aguaplano
Sotto le stelle del jazz
Come di
Alle prese con una verde milonga
Ratafià
Recitando
Uomo camion
La frase
Dal loggione

 

Dancing
Gioco d’azzardo
Gli impermeabili
Madeleine
Via con me
Max
Diavolo rosso
Le chic et le charme

 

Il maestro
Via con Me

 

 

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sabato 5 luglio concerto ore 21.00

a Borsano di BUSTO ARSIZIO presso il Centro Parrocchiale SS Apostoli Pietro e Paolo, ingresso gratuito

 

Sexteto National de Cuba  

Virginia Quesada voce

Nelson Betancourt Duarte pianoforte e direzione

la partecipazione straordinaria di Gendrikson Mena tromba

Eduardo Cespedes basso

Jiordani Pietra congas

Aguari Ernesto batteria e timbales

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Venerdì 4 Luglio  ore 21.00

a SUMIRAGO  presso  salone al chiuso  del Comune, in Via San Lorenzo 21, ingresso gratuito

 

Ivanna Speranza & Tango Spleen Quinteto

Ivanna Speranza voce soprano

Mariano Speranza pianoforte, voce tenore e direzione

Francesco Bruno bandoneòn

Andrea Marras violino

Elena Luppi viola

Gian Luca Ravaglia contrabbasso

 

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QUANDO L'ITALIA DEL JAZZ SI INCONTRA IN UN PICCOLO BORGO MEDIEVALE UMBRO

Umbria | Collescipoli (TR)

venerdì 27 - sabato 28 - domenica 29 giugno 2014

Un borgo medievale umbro cinto da antiche mura con 300 abitanti circa; un expo del jazz in Italia con 60 showcase, 350 musicisti e 150 operatori del settore; tre giorni di musica ma anche seminari, workshop e conferenze; un campus didattico con oltre 100 allievi e 20 docenti; un concorso musicale con 9 gruppi; un cinema jazz; un'area per bambini; circa 100 volontari provenienti da tutta Italia; 10.000 presenze attese

un evento prodotto senza contributi pubblici e senza impatto ambientale

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Sarà la musica del Tommaso Starace Quartet ad accompagnare la serata inaugurale del 67 Jazz Club di Varese, occasione in cui saranno inoltre distribuite le tessere associative.

Il calendario di settembre e ottobre (scaricabile tramite il link alla fine di quesoto articolo) preannuncia una stagione jazzistica molto gustosa

La tessera annuale (valida fino al 30 settembre 2014 per il costo di € 35,00) dà diritto a riduzioni pari al 30% (minimo) sul prezzo d'ingresso ai concerti organizzati presso l'Auditorium del CfM di Barasso e a quelli che sarano auspicabilmente organizzati in altra sede durante il periodo estivo.

La tessera dà inoltre diritto a sconti sull'acquisto di CD della Splasc(H) Records e di Pus(H)in Records e a condizioni di favore per tutte le possibili iniziative promosse dal 67 JAZZ club VARESE durante la stagione.

L'inaugurazione avverrà VENERDI' 20 SETTEMBRE ore 21,00 presso l'Auditorium del CFM di Barasso (VA) Via Don Basilio Parietti 6.


TOMMASO STARACE QUARTET
Tommaso Starace, saxes
Michele di Toro, piano
Attilio Zanchi, double bass
Tommy Bradascio, drums

 

La segreteria per la sottoscrizione delle tessere sarà in funzione dalle ore 20,00 nell'atrio dell'Auditorium

PER INFORMAZIONI

3480174188
0332 929674

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